Cari ragazzi, siamo giunti alla quinta
sconfitta consecutiva; dopo un precampionato con tutte sconfitte
nelle amichevoli, ma buoni allenamenti, siamo riusciti nelle prime
tre partite di campionato a rialzare la testa e a sfruttare un
calendario piu favorevole, facendo 4 punti e fornendo prestazioni non
eccezionali, ma con buona determinazione. (goal fatti 6, goal subiti
5). Con uno schieramento 3-4-3, abbiamo sfruttato la freschezza
atletica del neo arrivato Carucci che sulle ali dell’entusiasmo
asfaltava le difese avversarie con le sue cavalcate; la ritrovata
voglia e forza dell’ariete Procchieschi ci dava la possibilità di
mettere in campo questo schieramento che dava imprevedibilità alla
nostra squadra; il cecchino Bertolotti riusciva con 2 segnature a
tenere in alto la squadra e tutti gli altri dal centrocampo alla
difesa fornivano buone prestazioni con la giusta carica e
determinazione. In quelle partite eravamo in tanti; e’ vero
qualcuno aveva poche chances nella partita, qualcuno non entrava (con
il Casale l’unica vittoria eravate 19) neanche. Però agli
allenamenti eravamo tanti, la partitella poteva dare a tutti la
possibilità di migliorare (soprattutto per i nuovi di inserirsi e
per i vecchi di farsi vedere ai nuovi arrivati). Ho dovuto gestire
tutto questo, con mille difficoltà, oltre alla rosa gia’ ampia
contro il Casale, scalpitavano negli allenamenti Alex, Marco,
Niccolo’, Cristiano e Cristian , tutti ottimi elementi, piano piano
si sono integrati nel gruppo, avevano voglia, mettevano in campo
tutte le loro caratteristiche per poter inserirsi. E per quelli gia’
tesserati era uno stimolo per poter crescere e migliorare la
prestazione ogni volta; il tutto per fare vincere il GRUPPO, questa
parolona sempre usata, e spesso abbandonata per la soddisfazione
personale, che in uno sport a 11 equivale a ZERO anzi, meno di ZERO.
Tutto questo è stato il mio lavoro,
certo sono un po’ invecchiato, probabilmente dopo tanti anni
mancano un po’ di motivazioni; però onestamente di piu’ non sono
riuscito a fare.
Ho cercato di inserire i nuovi un po’
per volta per non snaturare un gruppo già ben collaudato ma anche
questo non e’ servito a fare bene. Quando la rosa e’ stat
definita e anche le regole per le convocazioni, ecco il fattaccio;
uno dei giocatori base della squadra ha deciso di buttare nel cesso
una stagione con un comportamento irrazionale e totalmente fuori
luogo, dando un segnale forte e negativo. Personalmente sono rimasto
scosso da questo fatto e sicuramente in conseguenza anche la squadra.
Nella partita successiva , complice un altro arbitro non all’altezza,
nuovi segnali di nervosismo che hanno penalizzato ulteriormente una
squadra gia molto debole psicologicamente. Oltre a cio’ anche i
numerosi infortuni Procchieschi, Baucero, Bergamasco, Ferrara,
Cipolla, che hanno costretto l’allenatore a cambiare spesso
assetto. E poi in piu’ lamentele anche e soprattutto di nuovi
giocatori che hanno lamentato il fatto di giocare poco. Insomma, un
casino.
In piu’ una totale carenza di gioco,
certo io sono il Mister, mi prendo il 60% della colpa di questo, non
il 100% perche’ in campo ci vanno gli altri. (a proposito unica
partita disputata dal sottoscritto chiusa sul 1-0, certo di gioco
espresso ben poco, ma tiri in porta avversari pochi, ma su questo
argomento tornerò in seguito, perche’ non voglio assolutamente
dire che io sono decisivo), e per insegnare qualcosa in allenamento
c’e bisogno sicuramente dei miei insegnamenti, ma anche di allievi
pronti ad imparare.
Analizziamo gli allenamenti: gia’ dal
riscaldamento si vede un gruppo spaccato in 2/3 tronconi (secondo voi
l’allenatore li cosa c’entra?), a livello di qualsiasi esercizio
c’e spesso gente che non ha voglia , fa gli esercizi solo perche’
deve farli e facendoli svogliati non servono a nulla, per non parlare
della partitella che funziona per 5/10 minuti e poi basta, perché
spesso la gente incomincia a giocare da sola, proprio come nel
secondo tempo di venerdi contro la Rivese. Quando poi ci si trova al
martedi (unico allenamento settimanale) in 14 di cui 3 giocatori non
ancora tesserati, difficilmente viene voglia di crescere. Però visto
che sono abituato a pensare positivo, voglio credere che d’ora in
avanti con i tre allenamenti da qui a Natale cresceremo anche sotto
quest’aspetto.
Sulla partita di Venerdi con la Rivese
due considerazioni:
una di carattere tecnico e tattico; il
primo tempo abbiamo giocato una partita difensiva e basata sulle
ripartenze che sono state poche effettivamente, per le
caratteristiche dei giocatori in campo nella fase
centrocampo/attacco. Di contro pero’ l’atteggiamento di squadra
bassa non ha permesso alla Rivese di fare azioni pulite. Mi spiego
meglio; il centrocampo a 5 permetteva di avere una diga anche se non
fortissima, ma presente sulla meta’ campo, Bellavia, Gallo,
Mangione, essendo questi tre giocatori presenti a fare da schermo,
la Rivese era spesso obbligata al lancio lungo , (quello che facciamo
sempre noi) e quindi i nostri difensori spesso erano agevolati
perche’ vedendo la palla arrivare potevano giocare sull’anticipo.
Certo alcune volte la Rivese e’ riuscita a sfondare centralmente ma
li hanno trovato Rivellino e Oliaro che hanno costituito un
ulteriore schermo. Certo da fuori sembra ed e’ vero che non abbiamo
fatto una grande partita, però non abbiamo subito grancheè. Non
solo anche se davanti non avevamo grandi sbocchi e’ stata
significativa la voglia di segnare, perche’ sul goal (anche se
fortunoso) ha pesato la velocita’ di esecuzione: rimessa laterale ,
battuta velocemente, palla in mezzo immediatamente, tiro immediato in
porta, e Bellavia che ci ha creduto, e intanto abbiamo segnato ed
erano 3 partite che non capitava. Poi e’ vero abbiamo difeso, però
con successo. Nel secondo tempo le forze fresche non hanno influito ,
anzi quelle della Rivese hanno fatto vincere loro la partita. Cosa e’
successo a noi; la squadra non era piu’ corta, nel centrocampo, nel
primo tempo, ben intasato, la Rivese ha potuto costruire le azioni
pericolose, trovando sfogo spesso sulle fasce dove gli esterni alti
non hanno dato il contributo dato nel primo tempo. Tutto questo per
dire, che vorrei da qui in avanti, ripartire da questo primo tempo,
che come atteggiamento e’ stato giusto (e non sicuramente perche’
ho giocato io, non sono cosi presuntuoso,) sia per il risultato
raggiunto sia per la disposizione della squadra in campo. Su questo
primo tempo dobbiamo innestare una fase offensiva piu’efficace:
quindi per fare esempi, questo 4-5-1 con il centrocampista centrale
piu’ alto (nella fattispecie io, venerdi scorso, ma da venerdi
altri) che da’ una mano alla punta e al centrocampo a seconda del
momento della partita e a seconda dell’avversario. Questo giocatore
deve essere quello che gioca la palla piu velocemente possibile con
aperture sulla punta e sugli esterni alti, che devono essere
offensivi e anche difensivi, perché in una difesa a 4 che fa la
diagonale diventano importanti anche in fase difensiva.
Ne parleremo meglio martedi.
Concludo con una considerazione amara:
ne ho già parlato un mese fa su face, ma non e’ servito
(purtroppo, forse devo rinunciare). Alla fine della partita c’erano
6 palloni nelle risaie; certo è più divertente andare a parlare con
il pubblico, magari fare commenti, dare giudizi, andare dietro a
polemiche degli spettatori (certo, e’ loro diritto, parlare male
degli altri, d’altronde non e’ la prima volta); intanto i palloni
li va a recuperare il povero pirla benefattore.
La passione e’ tanta ma se non c’e
un cambio di mentalità anche e soprattutto sotto questo aspetto, gli
Erranti non avranno futuro.
Non basta al “povero pirla” (anche
se fa piacere) sentirsi dire “ma lava lei tutte le pettorine”
oppure “mister, fa un the’ fantastico”; se volete una squadra
dove non dovete fare nulla, dovete andare nelle squadre organizzate,
dove ci sono 4/5 dirigenti; qui non e’ possibile, tutti ci dobbiamo
dare una mano.
FORZA ERRANTI COMUNQUE
La classifica non ha piu’ valore.
Ogni partita si, e andra’ vissuta intensamente per i 3 punti. Il
vivere alla giornata partita dopo partita, sarà per noi il nuovo
OBBIETTIVO
UNA BUONA DOMENICA A TUTTI
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